Il prossimo 16 giugno parte l’iniziativa Federmanager di familiarizzazione con le tecnologie di Industria 4.0 con l’appuntamento dedicato all’Internet of Things. Ma cosa è Internet of Things e perché rappresenta una rivoluzione?
Siamo sempre stati abituati a considerare Internet, dalla sua nascita ormai 30 anni fa, una modalità di connettere, attraverso dei protocolli di comunicazione, i computer distribuiti in una rete locale all’interno delle organizzazioni oppure geograficamente dislocati in qualsiasi parte del mondo. Abbiamo quindi associato Internet alla possibilità di comunicare con persone di fronte al proprio computer per scambiare informazioni, file o dati oppure anche semplicemente per accedere a file memorizzati in computer remoti o ad applicazioni Web (come per esempio giornali online, siti di e-commerce, giochi online, ecc.). Quindi, in definitiva, siamo stati abituati a considerare la connettività in rete associata a dispositivi complessi e anche voluminosi come dei computer.
Lo sviluppo tecnologico nella miniaturizzazione elettronica e lo sviluppo di protocolli di comunicazione sempre più efficienti (inclusi quelli relativi alla telefonia cellulare 4G) ha permesso negli ultimi anni di connettere alla rete, per permettere lo scambio di dati, i dispositivi più disparati. È, ad esempio, ormai sotto gli occhi di tutti la possibilità dei nostri smartphone non solo di connettersi in rete ma anche di connettersi tra di loro per scambiarsi dati o per ricevere informazioni contestualizzate alla nostra posizione geografica.
Ma è pur sempre vero che uno smartphone è assimilabile a un piccolo computer mentre invece oggi si connettono in rete oggetti e dispositivi fino a poco tempo fa insospettabili. Qualche settimana fa ho avuto un guasto alla mia macchina e ho chiamato il carroattrezzi. La vettura non era ancora stata completamente caricata sul carroattrezzi che ho ricevuto una chiamata dalla centrale dell’assicurazione che mi avvertiva di un possibile furto alla mia macchina perché avevano registrato un suo spostamento di qualche metro nonostante il motore fosse spento. E questo è stato reso possibile da un dispositivo montato sulla vettura che comunica le modalità di utilizzo e la posizione dell’automobile non solo a un punto centrale di raccolta dei dati ma anche, potenzialmente, ad altri veicoli dotati delle stesse capacità. Si può quindi venire a creare una rete di veicoli che possono scambiarsi informazioni tra di loro fornendo quindi indicazioni, per esempio, sullo stato del traffico in una regione o la velocità media di percorrenza di una particolare strada.
Questo è un esempio di cosa significa Internet of Things: l’accesso alla rete da parte di dispositivi che comunicano informazioni sul proprio stato, o quello dei sistemi che controllano tramite sensori, o la propria posizione geografica a sistemi di raccolta e di elaborazione dei dati. Si tratta quindi di utilizzare le reti informatiche per permettere a una rete di oggetti fisici dotati di opportuna strumentazione elettronica, di software e di capacità di connettersi di raccogliere e scambiare dati creando quindi l’opportunità per un’integrazione diretta del mondo fisico nei sistemi informatici e ponendo le basi per l’implementazione di tecnologie come le reti intelligenti o le smart cities.
Le opportunità di utilizzo di una tale piattaforma tecnologica sono illimitate e spaziano dai trasporti, all’energy management, alla sanità, al monitoraggio ambientale, alla gestione delle infrastrutture oltre che, ovviamente, alle applicazioni consumer.
Ma è in ambito industriale che l’Internet of Things permette di abilitare un insieme di cambiamenti sulla gestione dei processi aziendali, dei macchinari di produzione e della gestione delle merci prodotte che sono alla base della cosiddetta rivoluzione dell’Industria 4.0.
L’espansione del campo di applicazione di queste tecnologie è stato alimentato anche dalla ormai vastissima disponibilità dei dispositivi RFID (Radio Frequency Identification Devices) che sono dei dispositivi elettronici dotati di memoria propria e di capacità di connettersi a una rete ma che non hanno bisogno di una sorgente di alimentazione interna in quanto utilizzano energia a radio frequenza presente nell’ambiente per il proprio funzionamento.
Questi dispositivi sono molto semplici ed economici in quanto possono anche essere realizzati con tecniche di stampa tradizionale e permettono quindi di poter identificare in rete grandi quantità di oggetti il cui valore unitario può anche essere modesto. Ad esempio, con queste “etichette intelligenti” è possibile identificare un prodotto alimentare insieme alla sua data di scadenza in maniera da poter permettere con una singola scansione di uno scaffale di un supermercato di identificare i prodotti scaduti per procedere in maniera veloce ed economica alla loro rimozione e sostituzione.
In ambito industriale con questi dispositivi si possono registrare le informazioni relative a ciascun bene prodotto in maniera da poterne facilmente ricavare la sua posizione all’interno dei magazzini. Questa funzione è particolarmente interessante e fonte di economie di gestione nel caso di industrie in cui i volumi di produzione sono elevati e che richiedono complesse procedure di gestione della logistica per esempio per la provenienza da molteplici subfornitori o per la grande variabilità del mix di differenti prodotti che devono essere spediti a un singolo cliente.
Un classico esempio di industria con queste problematiche è quello della moda ed è proprio in quest’ambito che l’innovazione introdotta da queste tecnologie sta avendo un positivo impatto nell’efficienza dei processi e nella rapidità con cui le imprese riescono a far fronte alle richieste del mercato.
Questo primo viaggio nell’Industria 4.0 toccherà proprio questi temi e avremo la possibilità di avere testimonianze dirette e concreti esempi di come queste tecnologie stanno offrendo nuove opportunità di servizi e di margini di competitività migliorando al contempo la produttività delle aziende e la loro vicinanza alle richieste dei propri clienti.
L’appuntamento è per giovedì 16 giugno presso il Golf Club Poggio dei Medici a Scarperia (FI).
Prenderemo parte all’annual meeting di Temera, azienda fiorentina centro di eccellenza nello sviluppo di applicazioni e tecnologie al servizio delle imprese principalmente del settore del Fashion e Luxury.
Iscrizione obbligatoria tramite form online fino a esaurimento posti disponibili.
Maurizio Fenn
Coordinatore Scientifico Innovazione Federmanager Toscana