Gentili Colleghe, Egregi Colleghi,
Quindi i responsabili di alcuni dei vari Gruppi in cui si articola oramai la nostra Associazione: Maria De Renzis (Gruppo Minerva), Maurizio Fenn (Osservatorio 4.0), Silvio Sferruzza (Gruppo Start-Up) e Anna Maria Fantappié (Gruppo Solidarietà) ci hanno parlato di ciò che hanno fatto e di cosa intendono fare nei prossimi mesi. Il 2017 promette davvero bene per la vitalità dell’Associazione!
A seguire, Emanuele Orlando ha lanciato ufficialmente la linea di servizi Career Management Services, che diventeranno operativi a marzo 2017. Sarà una linea di servizi dedicata a tutti i nostri iscritti che desiderano intraprendere nuovi percorsi di carriera, con l’ausilio di esperti, in un mercato del lavoro di particolare complessità quale quello manageriale. Nelle prossime settimane cominceremo a parlare approfonditamente di tutti questi servizi, che non solo arricchiscono la nostra Associazione ma la rendono più attenta alle esigenze dei nostri manager.
Infine il Tesoriere Riccardo Panerai ha illustrato la previsione di bilancio 2016 ed il bilancio previsionale 2017 come discussi ed approvati sia in Giunta che in Consiglio Direttivo. Con l’approssimarsi della fine dell’operazione straordinaria, che ha comportato così forti tensioni economiche e patrimoniali nell’Associazione, si aprono spazi importanti d’azione legati, per la prima volta da tantissimi anni, ad un significativo avanzo di gestione. In chiusura d’Assemblea ho perciò chiosato sulle prime linee di un Piano d’Investimenti 2017 incentrato su tre linee: miglioramento della Qualità dei Servizi, modalità maggiormente contemporanee di Comunicazione, attività dei Gruppi Associativi.
L’Assemblea ha approvato all’unanimità tutto il piano 2017, e questo ci rende particolarmente orgogliosi del tantissimo tempo speso in questi mesi per arrivare a riposizionare in questo modo l’Associazione.
Qui sotto trovate gli usuali aggiornamenti del mese, e colgo l’occasione per farvi i miei migliori Auguri di Buone Feste! Sappiamo che la situazione italiana non è attualmente delle più facili, ma l’entusiasmo e la determinazione delle tante colleghe e dei tanti colleghi con cui ho avuto scambi in questa prima metà della Consiliatura lascia ben sperare nel futuro per noi, i nostri figli ed i nostri nipoti. Sicuramente noi non ci risparmieremo per sviluppare un Paese migliore e più contemporaneo! A tutte e tutti voi, Tanti Tantissimi Auguri di Buon Natale e di Felice Anno Nuovo!
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Il 29 novembre siamo stati a Pontedera presso l’Istituto di BioRobotica della Scuola Superiore Sant’Anna, uno dei centri di competenza nazionali identificati dal Piano Nazionale Industria 4.0. Ci ha accolti il direttore dell’Istituto, Prof. Paolo Dario, che ci ha introdotti ai segreti della robotica avanzata. A seguire abbiamo visitato ben cinque laboratori.
Nel primo abbiamo visto in che modo interagiscono gli esperti di robotica e di neuroscienze: una testa antropomorfa robotizzata implementa le più recenti scoperte delle neuroscienze, soprattutto nell’area della gestione oculare, ed i risultati ottenuti vengono restituiti ai neuroscienziati per affinare ulteriormente i propri modelli e le proprie ricerche.
Abbiamo poi visitato il laboratorio di soft robotics, la robotica degli arti flessibili; infatti, inserire cedevolezze negli arti meccanici tramite materiali polimerici aiuta non poco a stabilizzare il robot e a permettergli di operare in ambienti imprevedibili a priori e a semplificarne il controllo. Ad esempio, è molto problematico mantenere in equilibrio il robot classico che cammina e trova un inciampo, mentre un robot con arti soft assorbe meglio l’inciampo ed è più semplice da controllare migliorandone così l’equilibrio su percorsi accidentati.
Siamo quindi passati al laboratorio di robotica collaborativa, una branca importantissima nell’ambito di Industria 4.0. Infatti, ad oggi i robot industriali devono operare all’interno di gabbie speciali al cui interno gli operatori umani non possono entrare, per motivi di sicurezza personale, durante l’attività del robot. Infatti, se durante il movimento del braccio robotico questo colpisce l’operatore umano è molto elevata la probabilità di un danno grave o addirittura fatale. Per “tirare fuori i robot dalle gabbie” e permettere loro un’interazione produttiva con gli esseri umani è necessario che gli eventuali impatti non solo siano poco probabili ma, qualora accadano, non facciano del male alla persona. Per questo motivo è stata sviluppata una pelle sensorizzata che ricopre il robot e che permette di evitare impatti dannosi sugli esseri umani. Questa tecnologia e quella dei relativi sensori sono alla base dello sviluppo possibile dell’interazione uomo-robot del futuro. In proposito, una problematica che sta cominciando a intravedersi è quella dell’omologazione legale del robot che opera “fuori gabbia”. In proposito, è stata emessa di recente la norma internazionale ISO/TS 15066:2016 “Robots and robotic devices – Collaborative robots”, che si affianca alle ISO 10218-1 “Robot” e ISO 10218-2 “Robot system/cell” del 2011.
Abbiamo quindi dato un occhio alla robotica chirurgica ed, in particolare, ai robot che possono operare in telemedicina. Per questo tipo di robot il compromesso tra cedevolezza e precisione, e quindi tra la capacità di operare in ambienti imprevedibili piuttosto che no, assume la sua massima rilevanza. Per questo motivo sono previste tecniche avanzate d’interazione uomo-robot, per cui il medico chirurgo può prendere il controllo del robot da una piattaforma anche remota e operare con tecniche di realtà aumentata, amplificando i propri gesti chirurgici tramite il robot medesimo; alternativamente, il robot può operare da solo in automatico sulla base di un programma chirurgico sebbene sempre sotto l’occhio attento del chirurgo che può intervenire in qualsiasi momento.
Infine, abbiamo visitato il laboratorio di mani artificiali, per le quali la sfida è come afferrare oggetti con la necessaria delicatezza e senza farseli sfuggire di mano; è questo un campo abbastanza di frontiera, come d’altronde tutto all’Istituto di BioRobotica. Interessante la risposta alla domanda se fossero allo studio per scopi particolari mani artificiali molto più grandi o molto più piccole di quelle umane: nell’ottica della robotica collaborativa, di robot quindi destinati ad affiancare le persone nei loro compiti quotidiani, ci vuole un’antropomorfia normale e non più grande o piccola.
Però, si sa, il futuro è imprevedibile 🙂
Le prossime tappe di Fabbrica Liquida sono la manufacturability simulation e l’additive manufacturing, cioè l’utilizzo delle tecniche avanzate di simulazione e delle stampanti 3D per la verifica di producibilità e la produzione di componenti e prodotti. La visita si svolgerà il 6 febbraio 2017 presso General Electric – Nuovo Pignone in via Matteucci 2, Firenze. Poiché entreremo negli spazi produttivi di una delle maggiori realtà manifatturiere del nostro territorio, ci saranno delle procedure cui attenersi. Durante il mese di gennaio seguiranno comunicazioni specifiche.
Colgo l’occasione per dirvi che il 14 dicembre ho presentato il nostro programma Fabbrica Liquida alla Direzione Attività Produttive della Regione Toscana ed il format è piaciuto molto, così come il nostro impegno con CNA per la managerializzazione delle PMI. Sono sicuro che il nostro grande impegno porterà molto frutto nel prossimo futuro!
Come sapete, Fondirigenti è il fondo interprofessionale della categoria dei Dirigenti, stabilito nel 2000 in base all’art. 9 del nostro CCNL ed autorizzato ad operare dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali. Lo 0.3% della retribuzione di ogni Dirigente in servizio viene incamerata dall’INPS e messo a disposizione in un “conto formazione” aziendale. Se dopo tre anni tali fondi versati non sono impiegati dall’azienda per i fini della formazione dei propri Dirigenti, i fondi vengono fatti transitare in un “fondo comune”. Questi costituisce la base monetaria con cui vengono finanziati gli Avvisi di Fondirigenti, rivolti all’insieme delle 16.000 imprese che hanno almeno un Dirigente nel proprio organico.
Nel corso del 2016 sono stati emessi tre Avvisi, di cui due già chiusi ed uno attivato il 30 novembre, l’Avviso 3/2016. Quest’ultimo ha una dotazione di 5 milioni di euro per finanziare, in sinergia con il Piano Nazionale 4.0 predisposto dal Governo, la diffusione della cultura digitale nei Dirigenti e lo sviluppo di competenze specifiche per la trasformazione digitale.
L’Avviso finanzia interventi formativi in due aree d’intervento:
Area 1: sviluppo di competenze per la progettazione e realizzazione di un piano aziendale di trasformazione digitale;
Area 2: sviluppo di competenze digitali per:
- utilizzare dati e informazioni come risorse per il business;
- garantire la sicurezza e privacy dei dati e delle informazioni aziendali attraverso il digitale;
- gestire o avviare processi di commercializzazione on-line;
- gestire o migliorare la propria e-reputation o promuovere prodotti, servizi, progetti, eventi attraverso relazioni digitali;
- innovare i processi produttivi in chiave digitale.
Per ogni intervento formativo è previsto un massimale di 15.000 euro. L’intervento formativo dovrà essere formalizzato entro il 2 marzo 2017 sul sistema informatico di Fondirigenti.
Come Associazione abbiamo messo a punto, tramite il nostro Osservatorio 4.0, una proposta formativa specifica “Fabbrica LiquidaTM” che si affianca a quelle rese disponibili da Federmanager Academy (Sailing for the Digital World e Tutti per Uno). Per garantire la massima diffusione presso le aziende del territorio dell’opportunità che questo Avviso 3/2016 offre ai loro Dirigenti, ho dato incarico ad una società specializzata di promuoverlo attivamente presso le medesime e di gestirne, insieme a noi, le richieste e le eventuali personalizzazioni che fossero necessarie.
Qualora siate interessate/i a ottenere il finanziamento a fondo perduto per la vostra formazione in queste aree innovative e di chiaro interesse professionale, mandate una e-mail a comunicazione@dirigentitoscana.it; sarete poi da noi ricontattati per la gestione della procedura.
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Il 13 dicembre ci siamo incontrati con gli imprenditori che CNA ha identificato per il proseguimento della collaborazione che abbiamo attivato. Ci sono state presentate cinque proposte, tutte veramente interessanti e sfidanti:
- come far partire le vendite on-line di una linea di pelletteria alta moda con brand proprietario; l’azienda già oggi esporta il 95% del proprio fatturato e vuole crescere internazionalmente con la linea proprietaria tramite il canale on-line (rif.: progetto 2016-CNA-1);
- come incrementare il numero di richieste d’offerta per un costruttore di macchinari che producono coni-gelato; l’azienda già oggi riceve il 90% delle richieste d’offerta da Clienti internazionali tramite il proprio sito web ma ritiene di poter crescere di più se riesce ad essere maggiormente visibile ed intercettare una fetta più ampia di domanda (rif.: progetto 2016-CNA-2);
- come riorganizzare un’azienda cooperativa operante nel settore dell’ospitalità alberghiera nell’ottica di una trasformazione dapprima in società di capitali s.r.l. e entro due anni in società per azioni S.p.A.; in tale prospettiva l’azienda ha la necessità di organizzarsi managerialmente in maniera rapida (rif.: progetto 2016-CNA-3);
- quali opzioni deve scegliere un’azienda operante nel settore dei servizi EHS (environment, health and safety, sicurezza ambientale e del lavoro) per posizionarsi nel prossimo futuro: investire internamente, accorparsi con altre entità similari, farsi assorbire da una multi-servizi (rif.: progetto 2016-CNA-4);
- come strutturare e presentare un progetto di riqualificazione da parte di un’azienda di servizi gestionali finalizzato all’incremento della sicurezza e del decoro ambientale dell’area industriale da essa gestita; l’azienda intende presentare il progetto all’amministrazione comunale (rif.: progetto 2016-CNA-5).
Sono progetti davvero interessanti, specifici e dagli esiti attesi ben chiari. La palla adesso è nel nostro campo e la dobbiamo giocare con successo! Ringrazio tutte le nostre colleghe e colleghi che hanno già dato la propria disponibilità a partecipare a questa sfida ed invito chiunque voglia passare alla fase successiva a scrivere a comunicazione@dirigentitoscana.it specificando il progetto di proprio interesse entro e non oltre mercoledì prossimo 21 dicembre.
Con Silvio Sferruzza abbiamo riallacciato tutta una serie di contatti che avevamo già attivato negli scorsi mesi e che adesso desideriamo portino infine alla creazione di un eco-sistema di competenze e capabilities in grado di massimizzare l’opportunità di successo di tutte le start-up che decideremo di seguire tramite il Gruppo Start-Up; e vogliamo che questo eco-sistema sia debitamente riconosciuto dalla Regione Toscana. Sappiamo bene che è una sfida complessa ed articolata, ma sappiamo anche di avere lo spirito e l’atteggiamento giusti per arrivare al successo che cerchiamo nonché di essere ben supportati dalle colleghe e dai colleghi che si sono gentilmente offerti di far parte di questa avventura. Sono sicuro che nei prossimi mesi avremo delle soddisfazioni anche su questo progetto!
Il 14 dicembre si è svolto il secondo ed ultimo incontro (il primo fu fatto lo scorso 24 novembre) con i nostri seniores sulla possibilità di inoltrare un ricorso amministrativo contro l’applicazione del contributo di solidarietà ex L. 214/2011. La nostra Patrizia Scrima ha presentato tutte le opzioni disponibili e a questo punto spetta alle singole persone decidere cosa fare poiché il ricorso ha natura strettamente individuale. Potete però contare, come sempre, sulla vostra Associazione per qualunque necessità o tipo di supporto si dovesse rendere necessario.
Festa degli Auguri
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21/12/2016 | Festa degli Auguri presso Teatro della Pergola
Per chiudere, vi informo che siamo stati contattati da una società di consulenza in campo marketing strategico e sviluppo commerciale che ha necessità di trovare una persona a cui affidare un lavoro di classificazione di alcune aziende italiane per settore merceologico e di ricerca dati di base sul potenziale nazionale per alcuni settori merceologici.
Il lavoro dovrebbe partire a gennaio e avere una durata di circa un mese e mezzo di lavoro. Chi fosse interessato può segnalare la propria disponibilità a comunicazione@dirigentitoscana.it.
State sintonizzati sulla vostra Associazione! Stiamo lavorando per voi! Conto d’incontrarvi numerose/i in almeno uno dei prossimi eventi.
Grazie dell’attenzione
Valter Quercioli
Presidente Federmanager Toscana