Questo mese parliamo di:
- Attività recenti
- Ricerca Federmanager-MIT
- Convenzione con Toscana 24
Gentili Colleghe, Egregi Colleghi,
il Natale e il Capodanno si stanno avvicinando molto velocemente e, con essi, la chiusura di quest’anno associativo molto intenso e denso di emozioni. Grazie a tutte e tutti voi che ci fate sentire la vostra presenza e apprezzamento. L’Associazione vive e opera per i propri associati ed è bello sentire la vostra vicinanza.
Il 10 dicembre abbiamo eseguito il secondo atto del nostro programma “I nuovi skills per farcela in un mondo che evolve”, in collaborazione con l’Associazione Italiana Direzione del Personale (AIDP) e la Società Italiana degli Psicologi del Lavoro e dell’Organizzazione (SIPLO). È stata una serata molto divertente culminata con la creazione degli Adamo ed Eva del terzo millennio (photoalbum). Ringrazio il pubblico presente che, a vario titolo, ha contribuito a questa avveniristica “creazione”!
Questo atto era dedicato allo skill “decidersi” e ha visto come graditi ospiti del panel di esperti: Bruna Putzulu, Presidente di AMMISA (Associazione ex-Alunni Master Management dell’Innovazione della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa) e autrice del libro “Un lavoro da favola. Come decidere di cambiare lavoro orientando la propria vita”, Edoardo Cocchi, responsabile HR di Knorr-Bremse e Consigliere AIDP, e Carlo Stroscia, il nostro critico teatrale 🙂 e Consigliere SIPLO. La commedia teatrale da cui è partita l’analisi dello skill era “Di punto in bianco gl’ha fatto un troiaio. Commedia Divina in 2 atti brillanti” di Olga Melnik, eseguita dalla compagnia Centro di Teatro Internazionale presso il teatro “La Fonte” di Bagno a Ripoli. Vediamo cosa è emerso dal dibattito.
Per decidersi e decidere bene per se stessi occorre:
♦ conoscere e comprendere il contesto in cui ci troviamo: viviamo in tempi di grande cambiamenti per cui è fondamentale sapersi adattare. Con il cambiamento arrivano le opportunità, che dobbiamo saper cogliere nell’ambito della finestra temporale in cui queste sono disponibili, ma anche il conflitto interiore. Infatti dentro di noi si combattono forze contrapposte tra l’accettazione del cambiamento e dell’incertezza, dell’ansia che questo genera da un lato e dall’altro lato il desiderio di conservazione e la sicurezza, sovente fasulla, che ne consegue. Per eliminare il conflitto è necessario scegliere tra queste due alternative, è necessario decidersi e scegliere da quale parte stare;
♦ conoscere se stessi e la propria psicologia: per scegliere bene dobbiamo però sapere in che modo funzioniamo come persone e di quali strumenti disponiamo per migliorare la qualità della decisione che andremo a prendere. In particolare dobbiamo avere ben chiari:
- quali sono le nostre competenze?: cosa sappiamo fare davvero bene, in cosa ci distinguiamo dagli altri e perché, cosa apprezzano di noi i nostri Clienti, i nostri colleghi, i nostri capi, i nostri amici e familiari. Le nostre competenze sono gli attrezzi che possiamo usare per costruire il nostro futuro, dobbiamo conoscere bene di quali attrezzi disponiamo nella nostra personalissima cassetta degli attrezzi;
- qual è il nostro stile decisionale?: siamo razionali o siamo intutitivi? non sappiamo muoverci finché non abbiamo analizzato l’ultimo bit d’informazione disponibile oppure ci muoviamo d’impeto e d’impulso? Non c’è una risposta valida sempre e valida per tutti! Lo stile razionale porta a valutare approfonditamente tutte le implicazioni della decisione ma ci fa correre il rischio di vedere svanita la finestra d’opportunità; lo stile intuitivo ci fa cogliere l’opportunità al volo ma può impedirci di ponderare con la dovuta attenzione gli effetti della nostra decisione nel futuro e la loro persistenza!
- qual è la nostra visione del futuro e quali sono i nostri obiettivi?: cosa vogliamo fare, realizzare, essere? Per cosa vogliamo essere ricordati dai Clienti, dai colleghi, dai capi? Cosa vogliamo essere per i nostri amici, i nostri familiari, i nostri figli?
- quali sono i nostri vincoli e i nostri limiti?: quali sono i nostri interessi personali e professionali? i nostri vincoli familiari e amicali? le nostre paure e incertezze? Quanto sono forti in noi? Quanto li possiamo controllare?
- quali sono le nostre “maschere”?: ovvero quali sono le personalità che interpretiamo o sappiamo potenzialmente interpretare? Sovente siamo coscienti di averne una o al massimo due (“un manager diligente”, “un ottimo genitore”, ecc.) e indossiamo quella che serve sulla base del contesto in cui agiamo. In realtà dobbiamo conoscerle e imparare a indossarne più di una o due perché il contesto in cui siamo immersi, lo abbiamo detto, cambia molto velocemente e il cambiamento premia chi sa adattarsi, cioè chi sa indossare maschere diverse da quella abituali;
♦ avere ben chiari i vincoli posti dal tempo: il tempo che passa mentre noi non ci decidiamo crea due problemi. Da un lato fa svanire la finestra d’opportunità che si era aperta; dall’altro lato fa sì che qualcun altro decida per noi, non sempre nella maniera che ci piace. Decisione e tempo sono due compagni inseparabili! Dobbiamo imparare a tenerne conto e a trattare il tempo come un vincolo;
♦ conoscere i propri alleati: l’alleato non è necessariamente un nostro amico o una persona cui stiamo simpatici o che ci sta simpatica. I nostri avversari possono essere tranquillamente nostri alleati in determinati contesti. I nostri colleghi, capi, amici e familiari non sempre sono nostri alleati in certe situazioni. Un alleato è una persona che condivide i nostri obiettivi e i nostri intenti. Un alleato non presuppone una condivisione di sentimenti, siano questi positivi o negativi. Ma proprio per questo è un soggetto importantissimo per aiutarci a prendere quella certa decisione sulla quale non sappiamo scegliere. Chi sono i tuoi alleati?
Il 16 dicembre abbiamo realizzato la tradizionale cena degli auguri, presso il ristorante panoramico Terrazza Rossini dell’Hotel Kraft. Siamo stati allietati da una buona presenza di associati e partners, da buon cibo e vini, da buona musica, da un’eccezionale performance teatrale a cura dell’attrice Silvana Carotenuto e due magistrati-attori, Bruno Maresca e Francesco Pappalardo. Grazie a tutte e tutti coloro che hanno partecipato! È stata davvero una bellissima serata.
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Sono lieto di informarvi che recentemente Federmanager Academy ha collaborato con la MIT Technology Review per condurre un’indagine dal titolo “L’impatto della tecnologia sul futuro del lavoro” e che trovate, inclusa nel più ampio dossier Federmanager-MIT “Sta scomparendo il lavoro? La rivoluzione tecnologica tra lavori a rischio e nuovi lavori” qui accluso.
In buona sostanza questa indagine ci dice che nei prossimi quindici anni il fabbisogno di lavoratori (e quindi anche di managers) diminuirà in alcuni settori industriali (manifatturiero, metalmeccanica, automotive), in altri rimarrà stabile (energia, oil&gas, chimica, farmaceutica), in altri ancora aumenterà (ambiente, elettronica, informatica, comunicazione & social media). I drivers del ridotto fabbisogno di lavoratori e manager sono le nuove tecnologie: intelligenza artificiale, tecnologie di machine learning, robots avanzati, algoritmi sempre più sofisticati, capacità di calcolo sempre più elevate, e così via. In parole semplici è la nuova ondata di rivoluzione informatica. Come in tutte le grandi trasformazioni tecnologiche del passato, anche quella che stiamo attualmente vivendo ci porterà verso nuove strutture industriali ed economiche ed effettivamente è ancora troppo presto per capire come saranno queste strutture. Ma dallo studio del passato sappiamo perfettamente che è inutile opporsi al cambiamento tecnologico e dobbiamo invece prepararci a comprenderlo e abbracciarlo. Durante la rivoluzione industriale del ‘700 i luddisti temevano i telai meccanici che distruggevano il lavoro tradizionale; oggi molti manager temono che le nuove tecnologie distruggeranno il loro lavoro. Ma dai telai meccanici crebbe il modo moderno di fare industria, così dalle nuove tecnologie emergerà un modo nuovo di fare industria, che ancora non conosciamo ma che dobbiamo prepararci a incontrare. Durante il corso del 2016 affronteremo queste tematiche con una serie di eventi dedicati.
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Nei giorni scorsi abbiamo siglato una convenzione con Toscana 24, quotidiano online del Sole 24 Ore dedicato alla nostra regione che offre, oltre alle notizie di giornata debitamente selezionate, gli approfondimenti dei principali temi d’attualità, le opinioni dei protagonisti, gli scenari legati ai trend mondiali e alle scelte della politica, uno spazio dedicato a normative e informazione di servizio (leggi e regolamenti, indicatori statistici dell’economia locale). Come avrete capito si tratta di una lettura quanto mai utile per ogni manager che vive e opera nel nostro territorio. Federmanager Toscana regalerà ai propri iscritti la possibilità di leggere gratuitamente Toscana 24 per tre mesi, una volta scaduti i quali chi lo vorrà potrà usufruire di un abbonamento annuale al costo di 12€ + iva. È davvero una bella opportunità che promuoveremo nel 2016 🙂
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Adesso ci prenderemo un periodo di riflessione e riposo. A gennaio vi verrà comunicato il piano di eventi dei primi mesi dell’anno. La sede di via Cherubini rimarrà chiusa dal 24 dicembre al 3 gennaio compresi per riaprire lunedì 4 gennaio per le vostre necessità.
Colgo l’occasione per augurare Buone Feste a voi e a tutte le persone che vi sono care. Vi auguro un Buon Anno ricco di soddisfazioni personali e familiari. Vi mando il mio augurio affinché tutti i vostri desideri si possano realizzare.
State sintonizzati sulla vostra Associazione! Stiamo lavorando per voi!
Grazie dell’attenzione
Valter Quercioli