Gentile collega,
Si è svolto ieri l’incontro del Gruppo Seniores di Federmanager Toscana sul tema “Previdenza e Fiscalità – passato, presente, futuro”. Dopo una breve introduzione di Melania Angotta, Presidente di Federmanager Toscana che ha presentato Martino Rizzo responsabile Gruppo Seniores Federmanager Toscana ha preso la parola Antonio Pesante, nostro collega iscritto alla territoriale di Federmanager Friuli Venezia Giulia, esperto in materia pensionistica.
La Presidente si è soffermata su tutte le iniziative che il Coordinamento Nazionale Seniores e Federmanager Toscana stanno mettendo in atto a favore dei pensionati sia nel campo dei servizi che in quello del tempo libero, raccomandando una forte partecipazione alle iniziative dell’Associazione in modo da poter essere sempre più performanti.
Il nostro relatore, ha sottolineato le varie penalizzazioni che hanno subito le pensioni dei dirigenti a partire dal 1993 e quelle che si prospettano per il 2023 in seguito al disegno di Legge di Bilancio approvato dal Consiglio dei Ministri il 22 novembre u.s.
In particolare è emersa la profonda ingiustizia del nuovo sistema di perequazione degli assegni pensionistici che premia i trattamenti al minimo, mantiene la rivalutazione piena per quelli fino a quattro volte il minino e taglia progressivamente gli adeguamenti per gli assegni superiori a questa soglia. Quindi a fronte di un recupero dell’inflazione per il 2023 del 7,3%, ai pensionati dirigenti – considerando il livello delle loro pensioni – dovrebbe arrivare solo il 35% lordo di tale recupero, dal quale poi verrebbe detratta l’Irpef.
In merito a questi sviluppi del regime pensionistico dei dirigenti molti dei presenti in sala hanno espresso il loro dissenso, in linea con il recente comunicato di Stefano Cuzzilla, Presidente CIDA. Giova evidenziare che il Presidente ha ricordato come la Corte Costituzionale si è già espressa contro la reiterazione di interventi legislativi tendenti a inficiare il meccanismo perequativo, e che CIDA prenderà una posizione netta, in ogni sede, contro questa iniziativa che compromette “le legittime aspettative dei lavoratori e il patto tra contribuente e Stato”.
Prima della conclusione dei lavori ha preso la parola Patrizia Scrima che ha ricordato che questi nostri trattamenti pensionistici derivano da contribuzione effettiva e cospicua e si tratta di prestazioni che, sia nel calcolo della quota retributiva, che al momento dell’imposizione fiscale complessiva, già concorrono generosamente alla solidarietà sociale.
L’incontro si è concluso con un ampio dibattito alle ore 19 sorseggiando un aperitivo all’ultimo piano dell’Hotel Krafft dove i partecipanti potevano godere di una splendida vista sulla nostra città.